Biblioteca storica e letteraria di Sicilia, Volúmenes3-4

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L.P. Lauriel, 1869
 

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Página 397 - Auria, Diario delle cose occorse nella città di Palermo e nel regno di Sicilia dal dì 8 gennaio del 1653 sino al 1674, in Diari della città di Palermo, cit., voi.
Página 245 - Arrivato egli finalmente al castello , quasi stracco del suo camino ,_ vuoi conquistarlo. Per via di messi fa chiamare la resa al re, fortificato in quel luogo, e trovandolo in istato di difesa si prepara al combattimento. Vi fa del fuoco colla sua truppa, e fuoco riceve dagli assediati. Vi tira a breccia pel diroccamento della muraglia, e vedendone la resistenza si risolve all'assalto. Salisce quindi il primo le scale, ma i difensori gionto veggendolo a certo segno a bastante altezza non ve lo fanno...
Página xvi - Istoria cronologica dei signori Viceré di Sicilia dal tempo che mancò la personale assistenza de' serenissimi Re di quella, cioè dall'anno 1409 sino al 1697.
Página 405 - Diari della città di Palermo dal secolo XVI al XIX, pubblicati sui manoscritti della Biblioteca Comunale, preceduti da prefazioni e corredati di note. Palermo, 1869-1886. voll. 19, ciascuno dei quali contiene: VOL. I: Diario della città di Palermo da' manoscritti di Filippo Paruta e di Niccolo Palmerino (1500-161)).
Página 245 - ... sopra personaggi teatrali vestiti da Re e Regina del paese carnevalesco con damigelle, ed a lui attorno, e molti altri pure figuranti schiavi, che ne forman la guarnigione. Qui tutti danzano e trescano allegramente per dar spettacolo di godimento al popolo, prendendosi spasso al tempo istesso d'un altro fantoccio di loro congrega mascherato di donna vecchia, che imbocca del pane cotto, e che dall'alto se la fa a filare. I suoni ordinariamente che si fan sentire dai strumenti per...
Página 297 - Vera e compita relazione del compassionevole caso occorso nella felice città di Palermo alii 15 dicembre 1590, dove si intènde la morte di molti, signori titolati ed altre persone nella rovina di un ponte fatto sopra-mire, in-4°.
Página 246 - I cavalieri si fecero a vedere a cavallo, vestiti sott'una stessa divisa, cioè di tela d'argento, una maschera di velluto nero in faccia, ed una piccola banderuola in mano con due aquile nel mezzo, che certo furono di giocondissima vista, sì perchè molto tempo era che non se ne vedeano , così anche per la bizzarria delle loro vesti. Salirono al numero di dieciotto, e fu loro capo D. Cesare del Bosco. " 22 .... La domenica passata i cavalieri gettarono uova e dolci con entrovi alcune cartucce...
Página 245 - Eccomi dunque a riprodurre parecchie pagine della sua memoria sui Giuochi popolareschi di Palermo, che io, anni fa, diedi alla luce. Le maschere qui illustrate son sette. ATTO DEL CASTELLO E MASTRO DI CAMPO. " Piantandosi in un largo di strada un ampio palco •di tavole fatto a forma di teatro, qui fingesi essere un Castello o Piazza d'armi, che deve battersi e difendere dai nemici. Vi stanno sopra personaggi teatrali vestiti da Re e Regina del paese carnevalesco con damigelle, ed a lui attorno,...
Página 246 - Solante presso Palermo, dove se ne stava impaurila e annidata la Regina Bianca di Navarra colle sue damigelle scampata già penosamente la notte dalla sorpresa del Palazzo dello Steri nella stessa Capitale fattavi da quel frenetico innamorato Conte. Egli è un capo bello e buono dei più strani e memorabili della nostra illustre nazionale storia '. 1 Ecco come andò il fatto: " Sul caso che può darsi al mondo di...

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